Casa editrice: Mondadori
Prezzo cartaceo: 20,90
Prezzo digitale: 10,99 €
Pagine: 504
Traduzione: Matteo Curtoni e Maura Parolini
Di solito i retelling non mi piacciono molto, ammetto che ci sono alcune eccezioni (Rory Thorne e la distruzione del Multiverso o La casa di sale e lacrime) ma il più delle volte non mi fanno impazzire.
Ebbene, Un fato così ingiusto e solitario posso tranquillamente inserirlo nelle eccezioni!
Il libro inizia con un capitolo dal punto di vista di Rhen, erede al trono di Emberfall, il quale ci fa subito capire di essere sotto scacco di una incantatrice che ha lanciato una maledizione su di lui e sul suo castello: è condannato a rivivere la stagione autunnale e a trasformarsi in una creatura mostruosa
senza coscienza finché una ragazza non si innamorerà di lui. L'unica persona rimasta al suo fianco è il capitano delle guardie Grey, diventato negli anni un valido confidente.Conosciamo Harper, una ragazza di Washington con una difficile situazione familiare che grava sulle sue spalle: ha una madre malata di cancro, un padre scomparso e un fratello costretto a fare un lavoro poco gratificante con dei creditori per niente bendisposti.
Harper non è per niente il tipo di ragazza che un principe si aspetterebbe, non si lascia ammaliare dalle ricchezze e dal lusso, è una ragazza testarda e abituata a cavarsela da sola anche nelle situazioni più difficili, per cui sarà difficile conquistare la sua fiducia. La differenza tra i due protagonisti è tanta: Rhen ha una mente da stratega, è sempre una mossa avanti a tutti, a differenza di Harper che ha un temperamento impulsivo, tende ad agire istintivamente senza pensare alle conseguenze. Sarà davvero possibile sciogliere la maledizione con questi presupposti?
Oltre alla maledizione c'è anche qualcos'altro che preoccupa il principe Rhen: i territori confinanti stanno progettando di invadere il suo regno, poiché, da quando il principe è stato maledetto, il regno è caduto in disgrazia.
Questo libro non è originale, tutt'altro. Alcune scelte sono state totalmente prevedibili, il worldbuilding è stato pressoché inesistente ed è un peccato perché mi sarebbe piaciuto conoscere di più di Emberfall. Ma devo spezzare una lancia a suo favore: la lettura risulta dinamica, non ci sono tempi morti, il ritmo è incalzante e lo stile dell'autrice è molto leggero e scorrevole. In più il doppio punto di vista ci permette di entrare in contatto con i pensieri e i desideri di entrambi i protagonisti.
Lo ammetto, nonostante i numerosi difetti, è stato il primo retelling in cui non sono riuscita a scollarmi dalle pagine fino all'ultima riga!
Il finale mi ha lasciato quel tanto di curiosità per voler vedere come si evolve questa storia.
La trilogia Cursebreakers è composta da:
- Un fato così ingiusto e solitario
- Un cuore così impavido e spezzato
- Un voto così intrepido e mortale
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