mercoledì 15 dicembre 2021

|Recensione| Armilla Meccanica (vol. 1), Nel cielo - Fabio Carta

 


Casa editrice: Inspired Digital Publishing
Prezzo cartaceo: -
Prezzo digitale: 2,99 €
Pagine: 300

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"I Meka incarnavano un’idea, quasi un’ideologia in verità, quella del gigantismo meccanico dell’umanità alla conquista delle stelle. Troppo grande l'universo per affrontarlo con le sole piccole membra fornite all’uomo dalla natura". 

Su una remota miniera extrasolare Geuse, un vecchio mek-operaio, giorno dopo giorno vede i frutti del suo duro lavoro sfumare a causa di una crisi economica senza precedenti, che coinvolge tutte le colonie della Via Lattea. Come molti altri medita di prendere ciò che gli spetta e di cambiare vita. Ma non è così facile.

Ad anni luce da lì la Metrobubble, la capitale finanziaria della galassia, è stravolta dallo slittamento temporale tra sistemi planetari, dai disordini e dalle rivoluzioni. Ora a regnare è un feroce dittatore che si fa chiamare Meklord. I nativi del pianeta, i queer, gli fanno guerra per quanto possono, mentre attendono l'aiuto della Terra o di chiunque avrà il coraggio di sfidare per loro le maree del tempo e le armate meccaniche del tiranno.

Un liberatore, un pirata, un avventuriero… o anche solo un semplice operaio.

Siamo immersi in una space opera che ci catapulta direttamente in un futuro fantascientifico, in cui l'umanità ha colonizzato molti pianeti della Via Lattea. In particolare vediamo i due estremi per quanto riguarda distanza e aspetto sociale: il nostro protagonista Geuse, si trova in un pianeta sfruttato per le sue miniere e industrie ai confini della Galassia, mentre il nostro antagonista, il dittatore chiamato Meklord, si trova nella capitale finanziaria Metrobubble. Questi due mondi apparentemente opposti, sono accomunati da una grande e gravissima crisi economica che porterà i nativi Queer, sul pianeta minerario, a formare una resistenza contro la Metrobubble. In tutto questo, Geuse non è solo, avrà al suo fianco Gasindio, un tanto scettico quanto abile pilota e Scrama, una giovanissima artigliere con

una smisurata fiducia nel Grande Vecchio Geuse.

La storia è un grande preambolo per qualcosa che dovrà accadere nei prossimi libri, l'autore ci ha mostrato nel dettaglio gran parte del mondo che ha creato ma ha lasciato alcune cose circondate da un alone di mistero. Spero di avere presto le risposte alle domande che mi frullano nel cervello (che non vi dirò per non fare spoiler)!

Lo stile di scrittura dell'autore è molto ricercato e originale, i termini tecnici possono risultare un po' ostici per i neofiti del genere ma saranno una passeggiata per coloro che mangiano pane e fantascienza! Il worldbuilding è uno dei punti di forza, di questo libro, insieme ai meka (i famosi mecha, robot bipedi manovrati da un umano al loro interno) e ai temi che fondano le basi di questo volume: amicizia, fiducia ma anche sfruttamento e rivoluzione!

Una nota particolare voglio farla per il concetto di allocronia introdotto dall'autore: lo scorrere del tempo è diverso tra i pianeti più o meno lontani dal centro della galassia, l'ho trovato proprio un tocco di classe!

Ammetto che mi sono divertita molto a leggerlo, è il primo libro di una trilogia e lo consiglio a tutti gli appassionati di fantascienza. Non potete perdere questo piccolo gioiello!



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