lunedì 20 giugno 2022

|Recensione| Cytonic. Affronta la paura - Brandon Sanderson

 


Casa editrice: Armenia
Prezzo cartaceo: 18,00 €
Prezzo digitale: -
Pagine: 454
Traduzione: Gabriele Giorgi

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La Superiorità, l’alleanza galattica dominante, decisa a sottomettere e a sopprimere tutti gli umani, ha iniziato una guerra in tutta la galassia. E Spensa ha visto le armi che intendono usare per porvi fine: gli eradicatori. Si tratta di forze aliene antiche e misteriose che possono spazzare via interi sistemi planetari in un istante. Spensa sa che, a prescindere dal numero dei piloti della Forza di Difesa Ribelle, non c’è modo di sconfiggere questi predatori. Ma la giovane eroina è una citonica. Ha già affrontato un eradicatore constatando che aveva qualcosa di stranamente familiare. E, forse, se riuscirà a comprendere la sua natura, potrebbe diventare qualcosa di più di un semplice pilota nella guerra in corso. Potrebbe salvare la galassia. L’unico modo in cui può scoprire ciò che è veramente, però, è lasciarsi alle spalle tutto ciò che sa ed entrare nel Nowhere. Un luogo da cui pochi tornano. Avere coraggio significa affrontare la paura. E questa è una missione terrificante!


Abbiamo conosciuto Spensa in Skyward come un soldato, una guerriera il cui sogno più grande era pilotare un caccia della FDR e sconfiggere i Krell per salvare la colonia umana su Detritus. Abbiamo seguito Spensa nel suo addestramento, abbiamo conosciuto il suo coraggio e la sua testardaggine, l'abbiamo vista volare e combattere insieme al fedele M-Bot. Poi l'abbiamo vista crescere in Starsight,  scoprire nuove realtà per poi mettere in discussione ciò a cui ha sempre creduto per espandere le proprie conoscenze. Abbiamo visto Spensa creare nuovi legami senza mai dimenticare quelli vecchi.

In Cytonic, spensa è messa ulteriormente alla prova. Se in Skyward ha imparato a combattere e in Starsight ha imparato a espandere i propri orizzonti, in questo terzo volume, Spensa dovrà allenare e addestrare i suoi sensi citonici pur essendo ancora più lontana dal suo pianeta natale. 

Questo volume l'ho trovato un po' sottotono rispetto ai precedenti, è molto più incentrato sulla parte psicologica di Spensa perché, dopo aver scoperto la verità sui Krell e dopo aver appreso i piani della

sabato 11 giugno 2022

|Recensione| Truthwitch - Susan Dennard

 


Casa editrice: Mondadori
Prezzo cartaceo: 22,00 € 
Prezzo digitale: 12,99 € 
Pagine: 432
Traduzione: Alessandro Vezzoli

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Nelle lande stregate ci sono infiniti tipi di magia: tanti quanti i modi per mettersi nei guai, come ben sanno due giovani donne molto speciali. Safiya è una Strega della Verità, ha il dono di riconoscere le menzogne. C'è chi ucciderebbe per avere quel potere, e così lei lo tiene ben nascosto, se non vuole essere usata come una pedina nello scontro tra gli imperi. Iseult invece è una Strega dei Fili: sa vedere i legami invisibili che uniscono le persone attorno a lei, ma non riesce a percepire i sentimenti che la riguardano direttamente. Le due ragazze hanno personalità complementari – impulsiva e focosa Safi, fredda e prudente Iseult – e soprattutto sono inseparabili. Tutto ciò che vogliono è essere libere di vivere le loro vite come un'avventura continua, ma le ombre della guerra si addensano sulle Lande Stregate. Con l'aiuto dell'astuto principe Merik, Safi e Iseult si troveranno a combattere contro imperatori, mercenari e uno Stregone del Sangue votato alla vendetta, decisi a tutto pur di dominare il potere di una Strega della Verità.

Safiya è una giovane strega della verità, figlia di una famiglia nobile ma allevata come una combattente. Iseult invece è una strega dei fili, proveniente da un clan nomade molto spesso disprezzato e allontanato. Safiya ha il potere di riconoscere la verità e la menzogna quando vengono pronunciate e questo è un potere molto potente che non deve mai cadere in mani sbagliate. Iseult invece è in grado di percepire le emozioni umane (e non) e i fili che compongono i legami tra persone. Le due sorelle di filo cercano di costruirsi una vita lontana dalle insidie ma le loro vite presto saranno messe in pericolo da un furto andato male e uno stregone del sangue, Aeduan, sulle loro tracce. Le loro vicende si incroceranno con quelle di Merik, il principe di Nubrevna in lotta con sua sorella in uno sfondo politico instabile, sull'orlo di una guerra.

Il libro parte lento, abbiamo un worldbuilding vasto e inizialmente un po' confusionario ma, grazie alla

lunedì 6 giugno 2022

|Recensione| La prigioniera d'Oro - Raven Kennedy

 



Casa editrice: Armenia
Prezzo cartaceo: 18,99 €
Prezzo digitale: 8.99 €
Pagine: 300
Traduzione: Roberta Zuppet

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Auren è la favorita di re Mida, l'uomo dal tocco d'oro, che la tiene in una gabbia dorata, simbolo del suo potere. Questa «gabbia» copre l'intero piano superiore del castello, con gabbie integrate in ogni stanza e passerelle sbarrate collegate tra loro, in modo che Auren possa girare liberamente per il castello. La prigioniera si sente protetta e al sicuro nella sua gabbia. Ma da cosa? Ha avuto una vita molto dura, ha vissuto per strada fino a quando Mida non l'ha salvata. Auren lo conosce da prima che diventasse re, il che spiega molto sul loro rapporto. Ma la sua vita, le sue sicurezze, stanno per cambiare brutalmente...

Essendo il primo volume di una saga, l'autrice getta le basi della storia. Ci viene presentata Auren, la protagonista, come la favorita di re Mida, colui che ha il potere di far diventare d'oro qualsiasi cosa con il suo tocco. Persino Auren stessa è stata trasformata in oro dal re e vive da dieci anni in un'ala del palazzo all'interno di una gabbia dorata lontana da tutti e nascosta agli occhi del mondo. Dopo aver subìto un trauma durante l'infanzia per poi essere stata salvata da Mida, ha iniziato a vedere la sua gabbia dorata come un luogo sicuro, un riparo dalle brutture del mondo esterno. Ma qualcosa sta per cambiare.

Per tutta la prima metà del libro non succede nulla di particolare, l'autrice ci mette al corrente di come funziona la vita a corte: le donne che appaiono sin dalle prime pagine sono trattate come oggetti sessuali (anzi "selle"), schiave senza diritto di replica, il cui unico dovere è compiacere il Re e i suoi