mercoledì 4 marzo 2020

|Recensione| Skyward, conquista le stelle - Brandon Sanderson







  • Casa Editrice: Armenia
  • Prezzo cartaceo: 15,30 €
  • Prezzo digitale: 9,99 €
  • Pagine: 443





Spensa sogna di diventare pilota di caccia stellari… esattamente come il padre. Ma è proprio l’ombra del padre, tacciato di tradimento e sparito nel nulla dopo un’ultima battaglia con i Krell alieni, che le impedisce di realizzare il suo sogno e di rivelare a tutti il suo dono. Le cose, però, stanno per cambiare. Su Detritus, tutti i ragazzi della sua età si addestrano alla guerra contro quegli alieni sanguinari che hanno distruttole loro astronavi e li tengono ostaggi su quel pianeta spoglio. Ma un giorno, «lassù in cielo, le Cose prenderanno un nuovo corso. Spensa capirà che le cose non stanno come tutti credono e anche suo padre, in realtà…



MELMA QUESTO LIBRO E' FANTASTICO.

Ma passiamo alle cose serie.
Il libro è ambientato in un futuro non identificato. Sappiamo, sin dai primi capitoli, che gli umani sono stati confinati su un pianeta chiamato Detritus, circondato da rottami e sono costretti a vivere in caverne sotterranee. Essi sono in guerra perenne con i Krell (che sono alieni ma in realtà non sappiamo cosa siano davvero), i quali attaccano le basi umane con una certa continuità.
“Un tempo vivevamo lassú, tra le stelle”, sussurrò. “E' quello il nostro posto, non tra le caverne."
Spensa è la figlia di un disertore (lo chiamano "il codardo"), marchiata a sua volta delle colpe del
padre. Ma lei non si è mai fatta scoraggiare dalle accuse di infamia che ricadono sulla sua famiglia, infatti Spensa (nome in codice Turbina) vuole diventare un pilota di caccia stellari e riscattare così il nome del padre.
“Tu non sei tuo padre, Turbina”, disse. “Ricordatelo”. 
Nella sua scalata verso il cielo, troverà diversi ostacoli e molte difficoltà, legate al passato di suo padre, ma lei non si perderà mai d'animo: è coraggiosa e, anche nelle giornate più buie, si farà forza ricordando le storie dei più forti guerrieri della (vecchia) Terra che le raccontava sua nonna quando era piccola.

La narrazione è scorrevole, giuro che non riuscivo a staccare gli occhi dal libro! Nonostante sia molto descrittivo nelle parti riguardante la tecnologia militare, non risulta mai noioso. In più abbiamo molta azione, numerose battaglie aeree, in cui Turbina dovrà mostrare il meglio di sé per potersi finalmente togliere di dosso la fama di codarda (come se la codardia si trasmettesse geneticamente di padre in figlia!!).

Ciò che mi è piaciuto molto è l'evoluzione di Spensa (e degli altri personaggi) durante tutto l'andamento del libro, in cui metterà in discussione se stessa e il suo modo di vedere la realtà che la circonda, fino a comprendere veramente se stessa.

Una menzione speciale va a M-Bot, che ho amato dal primo momento! Si tratta di una IA progettata per interagire con l'uomo e simulare le emozioni umane (ma bisogna ancora lavorarci sopra!).
Mi sono fatta un sacco di risate con M-Bot! vale la pena leggere questo libro solo per lui!
"Hei M-Bot... indovina un po'. Ho un regalo per te".
"Funghi?".
"Meglio".
"... Due funghi?".
Sorrisi. "Libertà".
E' un libro che lascia il lettore pieno di energia e con la voglia di conoscere cosa accade dopo il colpo di scena finale. 
Melma, non vedo l'ora di leggere il secondo libro della saga!
Passo e chiudo da (nome in codice) Pettirosso.



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