lunedì 6 giugno 2022

|Recensione| La prigioniera d'Oro - Raven Kennedy

 



Casa editrice: Armenia
Prezzo cartaceo: 18,99 €
Prezzo digitale: 8.99 €
Pagine: 300
Traduzione: Roberta Zuppet

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Auren è la favorita di re Mida, l'uomo dal tocco d'oro, che la tiene in una gabbia dorata, simbolo del suo potere. Questa «gabbia» copre l'intero piano superiore del castello, con gabbie integrate in ogni stanza e passerelle sbarrate collegate tra loro, in modo che Auren possa girare liberamente per il castello. La prigioniera si sente protetta e al sicuro nella sua gabbia. Ma da cosa? Ha avuto una vita molto dura, ha vissuto per strada fino a quando Mida non l'ha salvata. Auren lo conosce da prima che diventasse re, il che spiega molto sul loro rapporto. Ma la sua vita, le sue sicurezze, stanno per cambiare brutalmente...

Essendo il primo volume di una saga, l'autrice getta le basi della storia. Ci viene presentata Auren, la protagonista, come la favorita di re Mida, colui che ha il potere di far diventare d'oro qualsiasi cosa con il suo tocco. Persino Auren stessa è stata trasformata in oro dal re e vive da dieci anni in un'ala del palazzo all'interno di una gabbia dorata lontana da tutti e nascosta agli occhi del mondo. Dopo aver subìto un trauma durante l'infanzia per poi essere stata salvata da Mida, ha iniziato a vedere la sua gabbia dorata come un luogo sicuro, un riparo dalle brutture del mondo esterno. Ma qualcosa sta per cambiare.

Per tutta la prima metà del libro non succede nulla di particolare, l'autrice ci mette al corrente di come funziona la vita a corte: le donne che appaiono sin dalle prime pagine sono trattate come oggetti sessuali (anzi "selle"), schiave senza diritto di replica, il cui unico dovere è compiacere il Re e i suoi ospiti. Ci sono molte tematiche forti affrontate da questo libro, tra le quali molestie, relazioni tossiche, scene altamente degradanti sulla condizione della donna e addirittura uno st*pro. Personalmente le reazioni dei personaggi mi hanno fatto infuriare in molteplici scene, tutti sembrano in balìa degli eventi, compresa la protagonista che, nonostante la lingua lunga e la testardaggine che la contraddistingue in alcune pagine, in altre non alza quasi mai la testa. Gli intrighi politici sono alla base di questi capitoli, tra alleanze e piani di invasione dei regni limitrofi, infatti mi sarebbe piaciuto molto avere una mappa da poter accompagnare alla lettura, per poter seguire il viaggio di Auren e per orientarmi tra i reami di Orea.

Qualcosa inizia a cambiare dalla metà del libro in poi: la storia si fa più avvincente, troviamo più azione, inoltre ci vengono svelate più informazioni sul worldbuilding (anche se rimane comunque troppo scarno a mio avviso) e sul sistema magico. Abbiamo finalmente diversi colpi di scena, alcuni prevedibili, altri meno e un finale che lascia aperte numerose possibilità sul seguito della storia.

Questa non è decisamente una lettura adatta a tutti, tra scene di violenza e scene sessuali esplicite, è adatto ad un pubblico adulto e in grado di contestualizzare gli eventi nella giusta misura.


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