lunedì 31 gennaio 2022

|Recensione| L'Impero del Vampiro - Jay Kristoff

 


Casa editrice: Mondadori
Prezzo Cartaceo: 25,00 €
Prezzo digitale: 12,99 €
Pagine: 714
Traduzione: Gabriele Giorgi

Compralo qui!

Sono passati ventisette lunghi anni dall'ultima alba. Per quasi tre decenni, i vampiri hanno mosso guerra all'umanità; hanno costruito il loro impero eterno, a costo di demolire il nostro. Ormai, solo poche minuscole scintille di luce resistono in un mare di oscurità. Gabriel de León, metà uomo, metà mostro e ultimo dei Santi d'argento – confratello nonché una delle migliori spade del sacro Ordine d'argento, dedito a difendere il regno dalle creature della notte –, è tutto ciò che si frappone tra il mondo e la sua fine. Imprigionato dagli stessi mostri che ha giurato di distruggere, è costretto a raccontare la sua storia. Una storia di battaglie leggendarie e amore proibito, di fede perduta e amicizie trovate, della guerra del Re Sempiterno e della ricerca dell'ultima speranza rimasta all'umanità. Il Sacro Graal.

Abbiamo una storia che di originale ha ben poco ma i tratti molto dark, cupi e decisamente immersi nello stile gotico, la rendono interessante.
In questo primo volume di una trilogia (strano!) il protagonista è Gabriel, un mostro a metà: è nato da madre umana e padre vampiro, il quale porta sulle spalle il fardello di un'esistenza dannata e votarsi all'ordine dei Santi d'Argento è l'unico modo per trovare redenzione in un mondo spaccato dalla continua lotta tra umani e vampiri. La sottile linea che separa il sacro dal profano è continuamente toccata dall'autore, con un protagonista che passa dalla fede alla blasfemia nei numerosi flashback.

A proposito di flashback, in questa storia troviamo tre diversi filoni temporali:
  1. le vicende di un giovane Gabriel come iniziato all'ordine dei Santi d'Argento;
  2. le avventure di un Gabriel più maturo nella ricerca del Sacro Graal;
  3. il presente, in cui il protagonista racconta le vicende dei due punti precedenti.

Il continuo passare da un filone temporale all'altro purtroppo è stata, per me, una fonte di confusione, principalmente perché l'autore inserisce, sin dalle prime pagine, diversi spoiler e purtroppo questo non mi ha fatto né godere la storia in pieno né affezionarmi ad alcun personaggio (anche se la caratterizzazione di Gabriel l'ho trovata molto buona).

Abbiamo detto all'inizio che la storia creata da Kristoff è tutto fuorché originale:

  • c'è un antieroe mezzo sangue in bilico tra la sua natura umana e quella di mostro che, avendo smarrito la via, si ritrova ad avere un nuovo obiettivo per cui lottare;
  • ci sono scene scopiazzate da The Last of Us/Il Codice Da Vinci/Intervista col Vampiro/The Witcher:
  • ci sono vampiri sbrilluccicanti (ma seriamente?!),
Ho apprezzato molto il worldbuilding, la critica al cristianesimo (neanche troppo velata) e i francesismi usati dai personaggi. Le scene dei combattimenti sono crude e descritte magnificamente, però è anche vero che l'autore, in alcune parti, si è dilungato fin troppo: magari da 700 pagine si poteva tranquillamente scendere a 500, senza quelle descrizioni opulente e superflue.
Il libro cartaceo è esteticamente curato davvero molto bene, la grafica e le illustrazioni all'interno lo rendono decisamente un volume di pregio (e l'artbook a colori non è da meno).

In conclusione, il libro mi è piaciuto, anche se nelle prime 400 pagine continuavo a non raccapezzarmi e a non avere un vero interesse, ma poi ho saputo apprezzare l'evoluzione della storia. Purtroppo la nota principale che mi impedisce di dare più stelle è proprio la nonchalance con cui l'autore inserisce gli spoiler e non mi hanno fatto davvero godere i colpi di scena (possiamo davvero chiamarli così dato che già sapevamo cosa sarebbe successo?).



Nessun commento:

Posta un commento