sabato 13 novembre 2021

|Recensione| Il regno delle Ceneri - Victoria Aveyard

 



Casa editrice: Mondadori
Prezzo digitale: 9,99 €
Prezzo cartaceo: 19,90 €
Pagine: 396
Traduzione: Flavio Santi

Un'oscura presenza si sta facendo largo nel Regno di Allward. La percepisce persino Corayne, figlia della pirata Meliz an-Amarat, che pure è costretta dalla madre a vivere in uno sperduto e tranquillo villaggio sulla costa, mentre sogna un futuro pieno di avventure per mare. Quel che Corayne ancora non sa è che il destino sta per bussare alla sua porta. La sua esistenza, infatti, viene sconvolta il giorno in cui un Avo, creatura mitica e immortale, e un'assassina letale come poche altre al mondo, le fanno visita. I due hanno affrontato un viaggio pericoloso per trovarla e per chiederle aiuto. Un uomo assetato di potere, infatti, sta mettendo insieme un esercito mai visto prima ed è più che mai determinato a sradicare le fondamenta del loro mondo per ridurlo in cenere. Con il cuore ricolmo di veleno e la mano armata da una spada rubata, e potentissima, è pronto a tutto pur di raggiungere il suo scopo. Solo Corayne può fermarlo. Perciò la ragazza, accompagnata da un improbabile e riluttante gruppo di alleati, uno scudiero, un immortale, un'assassina e una strega, si avventura in una missione disperata. Ma proprio nel caricarsi il destino del mondo sulle spalle, imboccherà la strada per trovare finalmente se stessa e scoprire la magia che le scorre nelle vene.

Ho conosciuto l'autrice con la serie di Regina Rossa che, nonostante non fosse un capolavoro, mi aveva saputo intrattenere bene (finale a parte) con la sua scrittura scorrevole, gli intrighi e i complotti. Non posso dire altrettanto de Il regno delle Ceneri

Ma cosa è andato storto?
C'era una volta una pirata, un cavaliere, uno scudiero, un'assassina e una strega... No, non è una barzelletta. Purtroppo non sono riuscita a entrare in empatia con nessuno dei personaggi, anzi dopo

qualche giorno dalla fine della lettura ho anche dimenticato i loro nomi (è noto che la Aveyard sceglie nomi complicati, ma qui ha proprio dato il massimo). Gli unici due personaggi, secondo me, minimamente degni di nota (e con un lieve spessore) sono stati: l'assassina e la giovane Regina.

Il punto di vista alternato tra i tanti personaggi è stata una scelta discutibile, ho faticato molto a seguire i vari cambi di POV, a volte dovevo tornare all'inizio del capitolo per andare a vedere a quale personaggio apparteneva il punto di vista.

Il worldbuilding creato dall'autrice è molto vasto e decisamente dispersivo. Nonostante la bellissima mappa fornita nel libro, vengono nominati molti (troppi) luoghi e cercarli sulla cartina geografica, per poter seguire il viaggio degli eroi o andare a ricostruire le loro radici, è stato alquanto faticoso.

Non ci sono solo cose negative in questo libro, infatti è palese l'ispirazione dell'autrice a Tolkien, in più lo stile di scrittura rimane comunque scorrevole, meno avvincente rispetto a Regina Rossa ma pur sempre godibile.

Questo primo capitolo della trilogia l'ho percepito come un preambolo (molto lungo) per degli eventi che devono ancora accadere. Non mancano i cliché e, a parte un colpo di scena che davvero non me lo aspettavo, la storia risulta abbastanza prevedibile. E' un gran peccato perché l'idea di base è buona (tra pirati, assassini, magia, combattimenti e sangue) ma non è stata sviluppata bene e ha faticato a decollare.


La trilogia è composta da:

- Il Regno delle Ceneri (Realm Breaker)
- Blade Breaker
- Untitled


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