mercoledì 12 maggio 2021

|Recensione| The Final Six, un mondo da salvare - Alexandra Monir

 


Casa editrice: HarperCollins
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Prezzo digitale: 6,99 €
Pagine: 317
Traduzione: Isabella Polli


Quando Leo e Naomi vengono convocati al Centro internazionale di addestramento spaziale di Houston insieme ad altri ventidue adolescenti tra i più brillanti del mondo, la loro vita cambia drasticamente: dall’oggi al domani si ritrovano a essere delle celebrità, in lizza per uno dei sei posti disponibili in una missione che li porterà su Europa, una delle lune di Giove, dove dovranno fondare una nuova colonia.

Sulla Terra i cambiamenti climatici hanno causato una catastrofe globale, e ai Final Six è affidato il futuro dell’umanità. Per Leo, campione italiano di nuoto, che nella catastrofe ha perso l’intera famiglia, si tratta di una nuova ragione di vita. Ma Naomi, californiana di origini iraniane con un talento speciale per le materie scientifiche, sospetta che i responsabili del Centro nascondano qualcosa, in particolare riguardo al fallimento di una precedente missione in cui tutti gli astronauti sono periti in circostanze misteriose. Ed è convinta che una volta atterrati su Europa i sei finalisti si troveranno ad affrontare qualcosa di molto pericoloso e sinistro.

In questo ambiente inquietante e competitivo, circondata da estranei spesso ostili, Naomi trova in Leo un amico inaspettato e il loro rapporto diventa sempre più profondo via via che l’addestramento si inasprisce, mettendoli a dura prova. Ma è solo quando la lista dei prescelti si assottiglia e il loro destino sta per compiersi, che i 
due ragazzi si rendono conto davvero di cosa c’è in gioco: il mondo, le stelle e le loro vite.


Sin dalle prime pagine, ci troviamo catapultati, senza troppi giri di parole, in un mondo quasi completamente distrutto dall'inquinamento, dove le catastrofi naturali sono all'ordine del giorno. La Terra è allo stremo e l'unica speranza di salvezza risiede nella "Missione Europa".
Ma in cosa consiste la Missione Europa?
Ventiquattro ragazzi vengono selezionati, grazie alle loro capacità sopra la media, per affrontare il lungo viaggio fino a Europa, il satellite di Giove, e diventare così i precursori di una futura colonizzazione. I ventiquattro ragazzi verranno sottoposti a dure prove fisiche e psicologiche, affinché ne rimangano solo sei ad affrontare la missione.

I Protagonisti sono Leo, un ragazzo italiano che ha perso la famiglia nello tsunami che ha colpito Roma, e Naomi, americana di origini iraniane dotata di una spiccata genialità scientifica. I due saranno selezionati insieme ad altri ventiquattro ragazzi per la missione ma, mentre Leo affronta il suo reclutamento come un dono che non vuole sprecare, Naomi nutre molti sospetti riguardo alla missione e i segreti che la coinvolgono.

Trovo che la trama sia davvero originale e rappresenti un ottimo punto di partenza per un distopico che sfocia nella fantascienza, però il libro non mi ha convinta del tutto. C'erano tutti i presupposti per tirare fuori un ottimo prodotto ma ho avuto l'impressione che la storia fosse sempre col freno tirato e faticasse a decollare. Mi sarebbe piaciuto vedere più competitività tra i ragazzi, magari qualche sabotaggio in più e avrei apprezzato molto poter sbirciare di più tra i segreti militari della missione. 
Non c'è un vero e proprio antagonista ma la storia riesce comunque a mantenere in tensione il lettore tra catastrofi naturali e incontri furtivi.

Essendo un libro che si rivolge ad un pubblico di ragazzi, è scorrevole e dalla scrittura semplice. Il punto di vista alternato tra Leo e Noemi non l'ho gradito molto, dato che a volte dovevo tornare a inizio capitolo per ricordarmi a chi apparteneva il POV.

Nonostante tutto, avendo un finale aperto, credo che leggerò il secondo volume (uscirà a giugno) perché ci sono troppe domande rimaste senza risposta!





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