venerdì 13 novembre 2020

|Recensione| Serpent & Dove - Shelby Mahurin


 

Casa editrice: HarperCollins
Prezzo cartaceo: 17,00 €
Prezzo digitale: 6,99 €
Pagine: 494
Traduzione: Ilaria Katerinov

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Louise le Blanc è fuggita dalla sua congrega e si è rifugiata a Cesarine, rinunciando a ogni forma di magia e vivendo di furti ed espedienti. Perché in quella tetra città le streghe come lei fanno paura. Vengono braccate. E mandate al rogo. Reid Diggory è un cacciatore, ha giurato fedeltà alla Chiesa e da sempre vive secondo un unico, ferreo principio: uccidere le streghe. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociare quella di Lou, eppure un perverso scherzo del destino li costringe a un'unione impossibile: il santo matrimonio. Ma anche se quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo. E lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare i sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile. Siamo legati a doppio filo dall'amore, dall'onore, o dal fuoco... E l'amore si prende gioco di tutti noi.

Lou è una giovane strega che, per sfuggire alla sua congrega e ai cacciatori di streghe, è costretta a nascondersi e rubare per vivere. La vita di Lou però, viene completamente stravolta dal momento in cui la sua strada si incrocia con quella di Reid, il capitano dei cacciatori di streghe.
Oggi sono in vena di fare liste, per cui farò una lista delle cose che mi sono piaciute di questo romanzo e di quelle che non mi hanno entusiasmato.

Cosa mi è piaciuto:

  • Il filo conduttore, cioè la netta contrapposizione tra la chiesa e la magia. Questo dualismo offre molti spunti di riflessione su quanto il fanatismo (in entrambe le fazioni) sia dannoso. 
  • Lou (volgare, sboccata, miscredente, strega) e Reid (casto, devoto, bigotto, cacciatore) e tutta la parte romance, in cui il loro rapporto cresce e si evolve durante la narrazione.
  • Che la magia abbia un odore. Questa particolarità è veramente originale e l'ho molto apprezzata.
  • I numerosi francesismi sparsi qua e là.
  • Il doppio punto di vista, tramite il quale possiamo conoscere i pensieri e i drammi interiori dei due protagonisti 
  • Lo stile fluido e scorrevole che rende la lettura piacevole e leggera.
  • La canzone sulla locandiera "Liddy la tettona".
Cosa non mi è piaciuto:
  • L'assenza di ambientazione. Dove siamo? Quando siamo? Perché siamo? Non abbiamo abbastanza indizi per dare una collocazione agli eventi, non sappiamo se la storia si svolge in un villaggio, una città o un paese. Sappiamo solo che siamo vicini ad una foresta che si chiama "Forete des yeux" e che vicino c'è un mare (o un lago? Va beh, acqua molto triste).
  • La prima parte del libro, che ho trovato molto lenta e poco incalzante.
  • La poca spiegazione dei poteri delle streghe, sia rosse che bianche. Sappiamo a grandi linee come funzionano i loro poteri, li abbiamo visti in azione durante la narrazione ma è abbastanza confuso come riescono ad esercitare il loro potere, anche perché l'autrice minimizza tutto con "ogni strega ha un suo modo di fare magia".
Riassumendo, la storia è originale e molto scorrevole, sicuramente lo consiglio a coloro a cui piace il fantasy con un tocco di romance. Ci sono alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso ma tutto sommato è piacevole. Impossibile non sorridere quando Lou da sfogo alla sua volgarità mettendo in imbarazzo Reid!


La trilogia è composta da:

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