mercoledì 25 novembre 2020

|Recensione| Il Circo della Notte - Erin Morgenstern

 


Casa editrice: Rizzoli
Prezzo cartaceo: 12,00 €
Prezzo digitale: 7,00 €
Pagine: 460
Traduzione: Marinella Magrì



Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l'insegna in bianco e nero che dice: "Le Cirque des Rèves". Apre al crepuscolo, chiude all'aurora". È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l'umana fantasia dispiega l'infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all'unico scopo di dimostrare una volta per tutte l'inferiorità dell'avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l'uno dall'altra: l'amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.


Conosciamo Celia, figlia di un famoso illusionista e Marco, che diventa il protetto di un indecifrabile uomo in grigio. Entrambi si dilettano di magia, di magia vera, quella in grado di modificare la realtà fino a farla fondere con i sogni, ma ne praticano di due tipi diversi. Sono vincolati ad una sfida, messa in atto dai propri maestri, ma di cui entrambi ignorano modalità, regole e finalità. Durante la sfida anche il legame tra i due maghi si intensifica, facendo complicare la situazione, già di per sé non troppo semplice. Alla fine, chi sarà il vincitore? 

Le due parole cardine del libro sono: magia e misteroIl racconto è quasi onirico, in cui la magia fa da padrona e sin dall'inizio aleggia una misteriosa sfida di cui l'autrice ci tiene all'oscuro per quasi tutta la narrazione.
L'ambientazione è molto precisa: avviene a cavallo tra l'800 e il '900 e sin dall'inizio del capitolo sappiamo sempre in quale parte del mondo ci troviamo. 
Abbiamo diversi punti di vista e numerosi sbalzi temporali che potrebbero inizialmente confondere un po', bisogna fare attenzione alla data all'inizio del capitolo, altrimenti si rischia di perdersi.

Il circo fa da sfondo durante la narrazione, i personaggi sono legati a questo luogo e viceversa e ho adorato
 il modo in cui il circo dei sogni viene descritto, sembra quasi di essere uno spettatore che si muove attraverso i tendoni alla scoperta di tutta la meraviglia nascosta al suo interno.
Un altro particolare che ha catturato la mia attenzione è stata la minuziosa scelta dei colori da parte dell'autrice, sia negli abiti dei personaggi, sia nelle scene all'interno dei tendoni.
Ammetto di aver preferito questo libro al più recente "Il mare senza stelle", anche se lo stile lo trovo sempre impeccabile.


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