lunedì 31 ottobre 2022

|Recensione| La Regina delle Sirene - Alexandra Christo

 



Casa editrice: Fanucci
Prezzo cartaceo: 14.90 €
Prezzo digitale: 7,99 €
Pagine: 292
Traduzione: Sofia Brizio

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La principessa Lira è una sirena regale e la più letale di tutte; con il cuore di diciassette principi nella sua collezione, è venerata in tutto il mare. Fino a quando uno scherzo del destino la costringe a uccidere uno della sua razza. Per punire sua figlia, la regina del mare trasforma Lira nell'unica cosa che detesta di più: un essere umano. Derubata del suo canto, Lira ha tempo fino al solstizio d'inverno per consegnare il cuore del principe Elian a sua madre o rimarrà un’umana per sempre.

L'oceano è l'unico posto che il principe Elian chiama casa, anche se è l'erede del regno più potente del mondo. La caccia alle sirene è più di un hobby per lui: è la sua unica passione. Quando salva una donna che sta annegando nell'oceano, lei in cambio promette di aiutarlo a trovare la chiave per eliminare per sempre tutta la specie delle sirene. Ma può fidarsi di lei? E quanti accordi dovrà negoziare Elian per annientare il più grande nemico dell'umanità?


Dimenticate il mondo disneyano de La Sirenetta perché in questo libro dalle sfumature dark, non c'è nulla che ricordi il famoso film di animazione. Qui le sirene sono esseri letali e spietati, sono creature assassine in guerra con gli umani. 
Lira è la figlia della Regina delle sirene, è forte, determinata e aspira a essere la degna erede al trono di sua madre. Elian è un principe con il cuore di un pirata, ama il mare più di ogni altra cosa e la sua missione è sterminare tutte le sirene, iniziando dal Flagello dei principi. Quando Lira, dopo aver infranto le regole di sua madre, verrà trasformata in umana come punizione, la sua strada si incrocerà con quella del principe Elian.

Lira dovrà uccidere il principe d'oro e portare il suo cuore alla regina dei mari per poter tornare una sirena, d'altra parte Elian sente il dovere di uccidere il Flagello dei Principi per vendicare la morte di un suo caro amico. Entrambi hanno l'eredità dei rispettivi regni sulle loro spalle che prevedono responsabilità diverse ma ugualmente gravose.

Essendo un autoconclusivo, tutta la prima parte è molto descrittiva e realizzata per far immergere completamente il lettore in questo mondo creato dall'autrice. Iniziamo qui a conoscere i personaggi attraverso i punti di vista dei due protagonisti e abbiamo un'ampia visione del worldbuilding. Nella seconda metà invece abbiamo l'azione vera e propria, l'avventura che farà crescere, avvicinare e anche scontrare i personaggi principali.

Ho apprezzato molto il percorso introspettivo dei due protagonisti e l'alternanza dei due punti di vista permette di immedesimarsi a pieno nelle riflessioni, nei dubbi e nelle scelte che attanagliano entrambi i personaggi.

Non è una storia originale, è comunque un retelling della famosa fiaba ma è così ricca di dettagli e variazioni che rendono la narrazione coinvolgente e molto interessante. Il viaggio dei due protagonisti è il momento che ha catturato di più la mia attenzione ma sono rimasta un po' delusa dall'ultimo capitolo. Il finale di per se l'ho trovato appropriato, ma è stata la brevità del capitolo che mi ha lasciata con l'amaro in bocca.

Tutto sommato non posso che consigliare questa lettura, cupa e avvincente divisa tra terra e mare.





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