lunedì 10 gennaio 2022

|Recensione| The Last Moon: La maledizione dei Lupi Neri - Chiara Lotti

 


Casa editrice: Self
Prezzo cartaceo: 13,5o €
Prezzo digitale: 2.99 €
Pagine: 380


Primo libro della trilogia The Last Moon.

In uno dei nove mondi, Midgard, comunemente conosciuto come pianeta Terra, gli umani vivono sereni, ignari dell’esistenza degli altri otto regni. La venerazione degli dei viene riservata solo a persone speciali, creature mistiche che da secoli hanno messo le radici sul pianeta. Una realtà parallela a quella degli umani, creata dal Concilio Nascosto e tenuta sotto stretta sorveglianza dagli Inquisitori della Luna. Tra queste creature, una in particolare rende instabile l’equilibrio tanto bramato: i lupi mannari. Esseri generati da conflitti tra gli dei e segnati da una maledizione.
Amelia, una ragazza fredda e schiva, ha sempre vissuto in una bolla di bugie e segreti, con un senso di irrequietezza che le lacera l’anima giorno dopo giorno.
Tra amori, scoperte e intrighi, Amelia si ritroverà a fare i conti con un passato che non credeva di avere, con un futuro che non pensava di dover affrontare, intrecciati in un unico destino.


Ci troviamo a Notwick, una cittadina Scozzese immersa tra montagne e foreste. In questo luogo circondato da misteri, miti e leggende, troviamo Amelia, la nostra protagonista, colei che da un giorno all'altro vedrà la propria vita capovolgersi e cambiare radicalmente. Lei stessa scoprirà di essere una diciassettenne al di fuori dell'ordinario, quando verrà a conoscenza della sua natura di lupo mannnaro. Il suo burrascoso e difficile passato l'ha forgiata dandole una corazza dura e impossibile da penetrare, ma sarà davvero così? Amelia sarà messa di fronte a scelte difficili, bugie da smascherare e un passato da ricostruire, perché nulla è ciò che sembra.

Al fianco di Amelia troviamo diversi personaggi: la zia Helene e il cugino Lars che rappresentano la sua famiglia più stretta, e poi ci sono Crystal e Jake, con la quale al protagonista stringerà un legame più solido dell'amicizia stessa. 

L'autrice ha creato un urban fantasy immerso nella mitologia norrena, con elementi fantastici e creature sovrannaturali, ma ciò che mi ha colpito di più è la figura del Lunare. I Lunari sono creature dall'aspetto umano, che traggono la loro forza dalla luna stessa, essi guidano e affiancano i lupi mannari nel loro percorso, creando con loro un rapporto indissolubile. 

Nonostante la presenza di qualche refuso, da queste pagine non si può non notare il grande lavoro di ricerca svolto dall'autrice, tra i miti e le leggende norrene ma anche in ciò che riguarda il folklore e le tradizioni scozzesi (vorrei avere un vassoio di scones, grazie!). Un'altra nota a favore di questo libro riguarda lo stile fluido e scorrevole in grado di catturare il lettore, tra momenti di pura azione e momenti più riflessivi senza scadere nel banale.

Attendo con ansia il secondo volume della trilogia, poiché non posso nascondere che ho un debole per Jake! ❤



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