Ed ecco finalmente l'attesissimo spin-off della saga delle corti dedicato a Nesta e Cassian. Ovviamente non può essere letto come uno stand alone, poiché è ambientato dopo i fatti avvenuti nella trilogia principale.
Nesta è allo sbando, divorata dai sensi di colpa, dai rimorsi e completamente immersa in una palude di odio e rancore verso se stessa e verso tutto il mondo Fae. Feyre e gli altri personaggi prendono la decisione di porre fine alla vita sconsiderata di Nesta imponendole una routine, un lavoro e un freno ai suoi eccessi.
Da qui inizia, mooolto lentamente un bellissimo percorso di crescita, fisica e mentale di Nesta. La sua evoluzione, seppure lenta, è stata gestita in maniera eccellente. Essendo uno dei personaggi più controversi, non abbandona mai la sua arroganza e la sua freddezza, ma arriverà ad una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie paure ma anche delle proprie (enormi) potenzialità.
Nesta è stato il personaggio che ho amato meno nella trilogia principale, probabilmente a causa del suo
carattere aggressivo, antipatico e scontroso. Non ho rivalutato il suo personaggio, è ancora quello che preferisco meno, ma la sua trasformazione l'ho apprezzata davvero molto. Non poteva che incanalare tutto il suo odio, il rancore e la rabbia per sbocciare come una guerriera.Per quanto riguarda Cassian, invece mi è piaciuto molto conoscerlo più a fondo e soprattutto venire a conoscenza della sua insicurezza riguardo le proprie origini, nascosta sotto strati di spavalderia da soldato (anzi, da generale!).
Fondamentalmente mi aspettavo qualcosa in più in questo libro. Settecento pagine dove nelle prime seicento non accade nulla, a parte descrivere in maniera anche troppo dettagliata la vita sessuale di Nesta e Cassian. Mi sarebbe piaciuto leggere di più sulle sacerdotesse, vederle in azione dopo tutto l'allenamento e la fatica (ATTENZIONE SPOILER), avrei voluto vedere questa nuova generazione di Valchirie spaccare il cu*lo a quegli arroganti e retrogradi Illyrian. Avrei voluto avere anche qualche informazione in più riguardo il forziere della paura. E' un libro che lascia troppe domande e nessuna risposta esaustiva per i miei gusti.
In tutto questo dove sono gli antagonisti, dico quelli veri? A parte qualche scontro nell'ultima parte, la presenza di nemici veri è pressoché inesistente, come detto sopra questo libro è incentrato sul percorso evolutivo di Nesta, a livello di trama succede ben poco.
Come sempre Sarah J. Maas sa come catturare l'attenzione del lettore con il suo stile scorrevole e fluido, i cui punti di forza sono sicuramente la caratterizzazione dei personaggi e il worldbuilding.
Spero però che nel prossimo libro ci sia uno sviluppo di trama più interessante e che questo abbia solo preparato il terreno per qualcosa di epico!
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