venerdì 26 febbraio 2021

|Recensione| Ghiaccio come Fuoco - Sara Raasch

 

Casa editrice: Mondadori
Prezzo cartaceo: 14,00 €
Prezzo digitale: 7,99 €
Pagine: 344
Traduttore: Francesca Guerra

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Da tre mesi i sudditi del Regno d'Inverno sono stati liberati e il re di Primavera, Angra, è scomparso, grazie soprattutto all'aiuto di Cordell. Ma ancora non c'è pace per gli inverniani: devono pagare il debito verso Cordell, e sono così costretti a lavorare nelle miniere. Dove portano alla luce qualcosa di molto potente e altrettanto pericoloso: l'abisso della magia di Primoria. Potrebbe essere l'arma definitiva per sconfiggere Angra, ma l'ultima volta che il mondo ha avuto accesso a una magia simile è precipitato verso la rovina. Così, quando il re di Cordell ordina a Meira e Theron di partire alla ricerca dei segreti della magia, la ragazza pensa di usare quel viaggio per radunare alleati con un unico scopo: evitare che i poteri dell'abisso vengano liberati. È l'unico modo per proteggere il suo popolo, e Meira è disposta a tutto pur di tenere gli inverniani al sicuro. Ma dentro di lei inizia a farsi strada un dubbio: e se la sua missione non fosse combattere solo per Inverno, ma per tutto il mondo? Saprà farlo senza mettere in pericolo le persone che ama?




ATTENZIONE! Se non avete letto il primo libro, vi sconsiglio di leggere questo post, perché contiene spoiler riguardo il finale di Neve come Cenere.

Il libro comincia tre mesi dopo gli eventi del primo volume. Meira, regina di Inverno, sta cercando di ricostruire il suo regno e come unico alleato ha il popolo di Cordell, il quale sta cercando di ricavare profitto dalle miniere di Inverno. Alla regina serviranno altri alleati, se vuole liberarsi del re di Cordell e delle sue manipolazioni.

Ho notato sin dalle prime pagine un miglioramento nello stile dell'autrice, qui troviamo molti più

dialoghi, anche se Meira continua ad avere la giusta dose di riflessioni (leggi pure "pippe mentali"). Troviamo comunque una protagonista più responsabile, disposta ad abbandonare le vesti del soldato per indossare quelle da regina. Mentre la protagonista acquista spessore, i personaggi secondari continuano ad essere piatti. 

Abbiamo una novità: l'introduzione del doppio punto di vista, per permetterci di seguire la regina nel suo viaggio alla ricerca di alleati e nel frattempo, tramite Mather, rimanere aggiornati su ciò che succede a Inverno. Sono però perplessa per la scelta stilistica utilizzata dall'autrice: per i capitoli narrati dal punto di vista di Meira utilizza la prima persona (nulla di strano, come sul primo libro), per i capitoli di Mather invece utilizza la terza persona. Questa scelta mi ha resa un po' confusa durante la lettura, ma almeno il personaggio di Mather è stato preso in considerazione un po' di più, invece di essere abbandonato a se stesso (come è successo nel primo).

Questo libro è decisamente diverso rispetto al precedente, perché non ci sono battaglie o guerre, qui tutto ruota intorno alla politica, alla strategia e alla ricerca di alleanze. Come ho già detto sopra, Meira cerca di essere all'altezza del suo nuovo ruolo di regina e inizialmente fatica a distaccarsi dalla sua indole irruenta di soldato, ma per salvare il suo regno è disposta davvero a tutto.

L'autrice ci porta, capitolo dopo capitolo, in viaggio con Meira e qui esploriamo alcuni regni nominati (ma non pervenuti) in Neve come Cenere, come i regni di EstateYakim e Ventralli. Conosciamo altri personaggi, re, regine, principi e principesse, tra le quali spicca Ceridwen, sorella del re d'Estate e di indole molto simile a Meira.

Posso dire che, nonostante l'assenza di azione vera e propria, questo libro l'ho trovato migliore rispetto al precedente. Sicuramente non mancano i difetti, ma l'autrice ha fatto quel balzo in avanti che mi ha permesso di apprezzare di più Primoria e i suoi abitanti.

Lo avete letto? Cosa ne pensate?


La trilogia è composta da:


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