mercoledì 19 febbraio 2020

|Recensione| Questo Canto Selvaggio - Victoria Schwab








  • Casa Editrice: Giunti
  • Prezzo cartaceo: 14,00€
  • Prezzo digitale: 6,99€
  • Pagine: 394
Kate Harker e August Flynn sono eredi dei due acerrimi nemici che si spartiscono Verity City, metropoli spietata che per anni è stata teatro di attentati e crimini efferati, finché la violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i potenti Sunai, che come angeli vendicatori con il loro canto seducono e divorano l'anima di chi si sia macchiato di crimini. Kate vorrebbe dimostrarsi decisa e implacabile come il padre, che permette ai mostri di infestare le strade e si fa pagare dai concittadini per proteggerli. August vorrebbe solo essere umano, generoso come il padre adottivo, ma la sua maledizione è di essere ciò che gli uomini maggiormente temono: l'ultimo dei Sunai. Proprio mentre  la fragile tregua che mantiene la pace tra gli Harker e i Flynn rischia di incrinarsi, un agguato omicida costringe Kate e August a una precaria alleanza. Ma quanto potranno sopravvivere in una città popolata dai mostri e in cui nessuno è al sicuro?

La storia si presenta subito con uno scenario post apocalittico (e già da questo il mio interesse è partito in quarta). E' ambientata a V-City, una metropoli divisa da una barriera che separa il Nord, governato da Callum Harker, dal Sud, supervisonato da Henry Flynn, due territori in un precario equilibrio tra trattati e strategie difensive.
Questo mondo, oltre dagli umani, è popolato anche da mostri che vengono generati dalla violenza.
La violenza genera. Qualcuno preme un grilletto, fa esplodere una bomba, fa precipitare
un autobus di turisti da un ponte, e non restano solo bossoli, macerie, corpi. C'è dell'altro. Qualcosa di cattivo. Uno strascico. Un contraccolpo. Una reazione a tutta quella rabbia, dolore e morte.
Il punto di non ritorno è proprio "il Fenomeno": è stato il momento di svolta in cui dalle ombre, dall'oscurità di tutto questo male, hanno iniziato a generarsi i mostri.
I mostri che troviamo citati sono di tre tipi: Corsai (generati da azioni violente non letali), Malchai (generati dagli omicidi) e i Sunai (generati dai crimini più violenti che provocano molte vittime).
"Mostri, mostri, belli e brutti.
Verranno a mangiarvi, a uccidervi tutti.
Corsai, corsai, artigli e zanne,
le vostre vite misurano a spanne.
Malchai, malchai, vi mostrano i denti

e gli occhi rossi, volenti o nolenti.

Sunai, sunai, occhi di pece

sentite una musica, poi l’anima tace."
Ma chi sono i protagonisti del libro?
Kate, figlia di Callum Harker, e August, figlio di Henry Flynn, che scopriranno ben presto di avere molto in comune, nonostante la loro provenienza sociale e territoriale agli antipodi.

L'inizio del libro è abbastanza lento, l'autrice si prende tutto il tempo per farci entrare nell'atmosfera cupa che regna a V-City, da metà libro in poi, quando inizia la vera azione, il ritmo si fa più incalzante. La narrazione risulta comunque scorrevole e molto piacevole.
Ho apprezzato tantissimo la suddivisione delle parti in strofe, perché la musica fa da sfondo in tutto il romanzo (e non a caso c'è un violino in copertina!).


Nessun commento:

Posta un commento