- Casa Editrice: Mondadori
- Prezzo cartaceo: 19,00€
- Prezzo digitale: 9,99 €
- Pagine: 224
Dopo aver letto questo libro posso dire con estrema sincerità che la Marvel ha ingannato ogni mia minima conoscenza della mitologia norrena! (Loki? Ci sei tu dietro tutto questo?)
Si tratta di una raccolta di racconti sulle divinità nordiche, che va dal sacrificio dell'antenato di tutti i
giganti (Ymir) per la creazione di Midgard (il mondo degli umani), fino a Ragnarok (il giorno del giudizio).
giganti (Ymir) per la creazione di Midgard (il mondo degli umani), fino a Ragnarok (il giorno del giudizio).
Questi racconti sono molto utili per comprendere le basi della mitologia norrena, infatti ci danno un'infarinatura sulle vicende principali, per esempio come Odino ha perso il suo occhio, o come Thor ha ricevuto il Mjollnir (lo straordinario martello di Thor).
I protagonisti indiscussi di queste pagine sono sicuramente Odino (Padre di Tutto, il più vecchio degli dei), Thor (figlio di Odino, dio del tuono e il più forte degli dei) e Loki (fratello di Odino, il più furbo e il più scaltro tra tutti gli dei).
Ebbene sì: Loki non è fratello di Thor, come la Marvel ci ha fatto credere, Loki è il fratello di sangue di Odino. (Sì, ci sono rimasta malissimo.)
Quando succedeva qualcosa di male, Thor faceva una serie di cose. Prima di tutto si chiedeva se quello che era successo fosse colpa di Loki. Thor rifletté. Gli pareva improbabile che perfino Loki potesse correre il rischio di rischio di rubargli il martello. Perciò passò alla mossa successiva, che era andare a chiedere consiglio a Loki.
Le storie, essendo brevi, non appesantiscono la lettura, anzi, grazie all'ironia con cui Gaiman ce le narra, risultano molto scorrevoli. Inoltre a fine libro abbiamo un glossario (che sia santificato!) che ci aiuta a non perdere il filo con i nomi (a volte per niente facili) che compaiono man mano che ci addentriamo nella lettura.
Avrei votato questo libro con un pentolone di Idromele molto volentieri, ma credo che stavolta mi limiterò alle solite stelline!
Avrei votato questo libro con un pentolone di Idromele molto volentieri, ma credo che stavolta mi limiterò alle solite stelline!
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