mercoledì 20 novembre 2019

|Recensione| Luisito. Una storia d'amore - Susanna Tamaro






  • Casa Editrice: Rizzoli
  • Prezzo cartaceo: 8,00 €
  • Prezzo digitale: 7,99 €
  • Pagine: 99





Anselma è una maestra in pensione, vedova, anziana, sola, confinata da anni - prima dal marito, poi dai figli - in un'esistenza grigia che non sembra nemmeno vita. Poi, in un'afosa sera d'estate, scorge accanto a un cassonetto dei rifiuti un magnifico pappagallo abbandonato, e decide d'impulso di portarselo a casa. Da quel momento tutto cambia: se prima l'incantesimo di un mago malvagio pareva aver imprigionato lei e il suo mondo in una morsa di gelo, adesso il ghiaccio che era sceso nel suo cuore si scioglie, e mentre Anselma si occupa dell'ospite inatteso riaffiorano ricordi che credeva perduti. L'affetto per l'amica del cuore dell'adolescenza, le illusioni e il disinganno del matrimonio,
gli entusiasmi - e la brusca conclusione - della sua carriera di maestra. Grazie al pappagallo Luisito, Anselma ritrova la voglia di vivere che il mondo aveva cercato di farle dimenticare. Ma dovrà difendersi dai soprusi di chi non sopporta, per indifferenza o per animo malevolo, la sua felicità.





Questa perla la trovai un giorno, per caso, mentre girovagavo tra gli scaffali del mercatino dell'usato. Non avendo il portafoglio in tasca, riposi il libro al suo posto con la promessa che il giorno seguente lo avrei portato a casa con me. Purtroppo, quando tornai, il libro non c'era più.
Mi venne regalato, qualche tempo dopo, dalla mia cara amica Silvia, "pappagallara" come me, alla quale avevo raccontato della mia disavventura al mercatino dell'usato.
Questo romanzo è entrato nei nostri cuori e non ne è più uscito.

Anselma è una maestra in pensione, vedova e lontana da figli e nipoti, i quali sembrano considerarla quasi un peso. Una sera, vicino al cassonetto dei rifiuti fa un incontro inaspettato, un incontro che le cambierà la vita.
Scostò un cartone del latte vuoto e trasalì per la meraviglia: era come se un frammento di arcobaleno si fosse degnato di posarsi al suolo: tra il verde, il giallo, il blu, il rosso e
l'azzurro spiccava il nero lucido degli occhi. Le palpebre erano un po' calate e la testa leggermente incassata nelle spalle, se spalle si possono chiamare quelle di un pappagallo.
Luisito, così chiamerà il nuovo amico piumato, porterà speranza, allegria e colori nella, fino ad allora, grigia vita di Anselma. La porterà anche a riflettere sulla rinnovata voglia di vivere che le vicissitudini della vita le avevano tolto.

Anselma cantava e Luisito starnazzava. sfrecciando dall'appendiabiti dell'ingresso al lampadario di murano, e ritorno.

E' un libro scritto in maniera semplice ma toccante, che racconta una favola di vita quotidiana.
Luisito ci ricorda quanto gli animali possano portare gioia e riempire la nostra vita e di come può diventare tutto buio nel momento in cui se ne vanno.
E' una lettura breve e scorrevole, che non può non farci amare Anselma e Luisito.
La consiglio vivamente a tutti gli amanti degli animali, in special modo a chi ha nel cuore questi meravigliosi amici con le piume.


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