Due ali di carta: |Recensione| L'acciaio sopravvive

mercoledì 11 maggio 2022

|Recensione| L'acciaio sopravvive - Richard K. Morgan

Casa editrice: Mondadori
Prezzo cartaceo: 18,00 €
Prezzo digitale: 9,99 €
Pagine: 480
Traduzione: Maria Antonietta Struzziero

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La guerra contro il popolo delle squame è finita, ma gli uomini non hanno bisogno di mostri per dilaniarsi tra loro.
L'aristocratico Ringil Eskiath, giovane eroe del- la resistenza, vive in esilio volontario, disprezzato per la sua omosessualità. Egar Rovina del Drago, capo dei barbari delle steppe, non trova pace tra gli agi del Sud ma neppure nella semplice vita guerresca della sua vecchia patria. Archeth Indamaninarmal, ultima erede degli alieni Kiriath e della loro tecnologia prodigiosa, cerca di far progredire l'Impero dei mortali e affoga il proprio senso di abbandono nelle droghe. Tre solitudini, tre eroismi rinnegati e incompresi, tre vite spezzate che si sono conosciute durante il conflitto, legandosi in un'amicizia che adesso dovrà affrontare una nuova sconvolgente minaccia.

E' stata una lettura che mi ha colpita? Decisamente. E' stata una lettura che mi ha lasciata a bocca aperta? Assolutamente.
L'acciaio sopravvive, primo libro della trilogia Cosa resta degli eroi?, è una lettura indiscutibilmente cruda dotata di un'alta dose di violenza e crudeltà.

La storia segue tre filoni narrativi che inizialmente appaiono distanti tra loro, ma verso il finale convergeranno in eventi violenti e sanguinosi. I tre filoni appartengono ai tre protagonisti della trilogia, nonché i tre eroi della guerra a Gola della Forca avvenuta quasi dieci anni prima:

Ringil, secondo me il personaggio più interessante, è il figlio di una famiglia nobile, testa calda ed eroe di guerra che, invece di essere riconosciuto con tale valore, è trattato come reietto a causa del suo orientamento sessuale (anche per colpa della nuova religione che sta prendendo piede, la quale consente la pena di morte agli omosessuali).
Archet, anch'essa eroina di guerra, non è umana. Archet è una mezzosangue Kiriath, l'ultima della sua specie lasciata sola in mezzo agli umani, questi alieni sono fuggiti dall'umanità per un motivo non specificato. Archet, dopo la guerra, è rimasta vincolata al volubile imperatore come sua consigliera e riesce a trovare conforto nello stordimento dato dalle droghe.
Egan è il protagonista con meno capitoli. E' un guerriero che si è meritato il soprannome di Rovina del Drago per averne ucciso uno ed essere poi sopravvissuto. Dopo la guerra si è ritirato nella propria tribù ma quella è una realtà che ormai gli sta stretta e continua a sentire il richiamo all'azione. La vita di un tempo non fa più per lui (in più i suoi fratelli stanno progettando il suo omicidio).

L'Acciaio sopravvive ha uno stile duro, un linguaggio scurrile, ambientazioni dark e scene di sangue e violenza, non è una lettura per tutti in quanto l'autore descrive vividamente scene molto crude e ha un worlbuilding abbastanza complesso. In questo primo libro l'autore muove le prime pedine della scacchiera e ci da un assaggio di ciò che potenzialmente questa storia ha da offrirci.

Il libro inizia abbastanza lento e, a mio parere, alcune scene potevano essere eliminate o gestite diversamente per alleggerire la narrazione, ma il tutto serve a prepararci alle pagine finali, quando finalmente i protagonisti verranno riuniti. La parte finale è stata la parte che ho trovato più avvincente e adrenalinica anche se decisamente troppo affrettata rispetto a tutta la prima parte del libro.

Il punto forte di questo volume sono sicuramente i personaggi, eroi di guerra che l'autore ci descrive nelle loro molteplici sfaccettature, non sono eroi senza macchia e senza paura, ma sono personaggi con un peso che grava sulle loro spalle a causa della guerra e delle azioni compiute, sono individui dilaniati dal passato che si ripercuote sul presente e che oscillano tra eroismo e crudeltà, tra glorie passate e rimpianti.

Credo proprio che proseguirò con il secondo volume perché la vicenda si è fatta molto interessante!